E finisce sempre che non si sa mai cosa fare per l’ultimo dell’anno. Che non si sa mai quando andare a comprare regali, scrivere biglietti, fare biscotti e compagnia bella. Che poi, in realtà, non si sa mai neanche quando andare a rinnovare la palestra, iniziare una dieta, salutare i vicini, depilarsi, prenotare quella lezione di pilates omaggio, scrivere poesie, fare la spesa, andare a un concerto, mangiarsi le unghie, dormire per giorni, decidere che è proprio l’ora di svuotare il garage, camminare su un prato, guardare i bambini giocare, bere cocktail annacquati e non pensare di stare pagando 10 euro per dei cocktail annacquati, strapparsi i vestiti, dire cazzo si che ti amo, ti voglio bene, sei tutto, sei niente, ti odio, vai via, resta. E se non c’è neanche il tempo per pensare a quando si avrà del tempo, di sicuro non c’è neanche il tempo per dire a te,persona imprecisata che ho tra gli amici su fb, cosa cazzo faccio a Capodanno. Anzi, una cosa ce l’ho il tempo di dirla: non faccio quello che fai tu.