Il giovedì è il nuovo venerdì

Che poi il giovedì è il nuovo venerdì, così dice ora  la popolazione giovanile media che ritiene doveroso ubricarsi per un giorno in più alla settimana. Oddio, è una cosa che capisco, ci sono giorni in cui mi viene una spaventosa voglia di vodka lemon alle 10 del mattino. A volte anche alle 9. Tipo oggi, che sono le 11 passate di un sabato mattina, fuori fa un freddo fottuto, su fb si vede solo foto di gente super felice con vestiti neri da 300 € Michael Kors che si laurea in scienze delle patatine e tu stai studiando farmacologia in un disperato stato di degrado. Al posto di vestiti neri chiccosi indossi pigiami di due taglie in più con sopra pecore pelose in rilievo, due paia di calzini, il trucco sfatto della sera prima e la prospettiva di una giornata totalmente di merda. Ecco, è in giornate come questa, che vorrei che il sabato mattina fosse il nuovo giovedì.

Cracker integrali

Che poi dicono tutti che i 40 sono i nuovi 30 e i 30 i nuovi 20 e così via, fino ad arrivare a numerazioni con un meno davanti. Vorrei proprio capire cosa ci sia di così tanto sbagliato nell’avere 20, 30 o 40 anni. Adesso io, che di anni ne ho 22, mi sento in una specie di limbo cosmico in cui non posso più vantarmi della mia giovinezza, ma ancora non posso fare discorsi ammorbanti su quanto costino oggi le case e fare la spesa all’Esselunga di sabato pomeriggio sia come una terza guerra mondiale. Che poi questa cosa di fare la spesa al sabato, tutti dicono di viverla come una specie di malattia terminale, quando si sa che,in realtà, è una sorta di status symbol, un’affermazione sociale del tipo: “io non ho tempo in settimana, io devo fatturare, ma poi perché i vecchietti non ci vanno di mercoledì”.

Prendete il manager milanese medio, quello che ha 33 anni ed è convinto che morirà dopodomani, quindi chissenefrega di tutti e tutto. Ha un appartamento, ma vorrebbe un attico, dentro l’area C e si lamenta di quei cinque euro che deve sborsare al comune, anche se in realtà gli piace rimarcarlo come appartenesse ad una casta. Dicevamo che la spesa la va a fare di sabato pomeriggio, compra solo roba ultra bio, fatta talmente vicino a lui che potrebbe provenire dal suo culo, un paio di bottiglie di vino rosso in inverno e di bianco d’estate, che tanto a cena da qualcuno in settimana sempre ci va e pare brutto non portare niente, cracker integrali, shampoo senza siliconi. Io la spesa la faccio quando cazzo ho fame, compro tendenzialmente cose che vengono da paesi super caldi in procinto di guerre civili, i cracker al gusto pizza e ok, lo shampoo senza siliconi lo compro pure io.